Appunto di oggi sul quaderno:
“Mantenere la potenzialità originaria dell’intuizione, dell’ispirazione.
Fare film come fossero appunti per dei film.
Come fossero l’impressione fortissima e inafferrabile di un sogno al risveglio.
Anziché frustrazione per l’incompletezza, la certezza che da qualche parte, in noi, esiste il sogno “intero”.
Basta chiudere gli occhi per esserci di nuovo dentro.
Ciascuno possa sentirsene creatore, non spettatore, perché così è.
(quanto invece è fasullo e misero quel cinema che suscita il sentimento contrario, cioè soltanto l’ammirazione -o la disapprovazione-).”
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