Cari amici,
ho deciso di inserire nel sito della nostra casa di produzione, finalmente online! un mio blog, perché credo che aggiunga possibilità di scambio e di comunicazione ad un luogo virtuale, altrimenti un po’ impersonale.
Non so davvero, poi, se riuscirò ad avere costanza nello scrivere qui, ma mi propongo di farlo con la massima libertà e informalità. Ho anche intenzione di ospitare scritti altrui, all’occasione. Insomma questo spazio dovrebbe servire a dare spunti e a trasmettere (senza filtri, “da un io a un tu”) impressioni, stati d’animo, pensieri…
Niente commenti perché quelli sarebbero proprio ingestibili (ma si possono inviare mail).
La prima immagine che abbiamo scelto di mettere in home page è quella di un disegno di mio figlio, che ha oggi quasi 9 anni. Bene o male negli ultimi tempi ho finito per coinvolgerlo, anche involontariamente, nelle mie attività di produzione, portandolo in ufficio, ai festival, e con lui abbiamo realizzato, insieme alla film-maker Sara Pozzoli, un film che è in fase di post-produzione, e che ci auguriamo di mostrarvi presto (il mio “Quarto” film, appunto). Spero che quando sarà più grande mi perdonerà tutto questo…
Il disegno raffigura un vulcano in eruzione. E quello è anche il simbolo scelto per Quarto Film. Il riferimento, non credo noto ai più, è alla prima bandiera garibaldina, quella usata nelle guerre di indipendenza in Uruguay. Il vulcano (che era il Vesuvio) richiamava l’Italia, che ribolliva di slanci risorgimentali, di aneliti all’indipendenza, alla libertà. Poi la storia ha insegnato che forse questo era soprattutto quello che sentiva un entusiasta sognatore come Garibaldi – e pochissimi con lui – non quello che pensavano tutti i futuri italiani (potenti o umili che fossero). La vicenda che ha fatto nascere l’Italia fu spesso tragicomica, in realtà. Ma proprio questi tratti, ben incarnati nell’eroismo e nell’idealismo un po’ naif del condottiero nizzardo, nelle beffe e nei trionfi che hanno segnato la sua vita, nell’essere in fondo sempre rimasto un outsider, e anche nell’aver saputo mantenere fino all’ultimo freschezza di spirito, sono quelli che ci hanno convinti a riesumare l’antico vessillo.
Speriamo che ci porti bene. Il momento sembra decisamente dei meno propizi per scommettere sul cinema libero di cui sentiamo la necessità e forse anche per produrre cinema in generale. Quarto Film nasce proprio alla vigilia della grande crisi economica di questi anni, dalla quale non si sa come si uscirà, ma probabilmente peggio di quanto immaginiamo. La nostra società vive attriti e contraddizioni crescenti. Qualcuno dice che i conti si faranno fra un po’ di anni e al solito modo: ci sarà chi cavalcherà la disperazione dei nuovi poveri, ci convincerà dell’esistenza di un nemico colpevole di tutti i nostri mali e ci porterà alla guerra. Quale chissà ma poco importa; e del resto, non si è già cominciato a farlo? Intanto la corruzione generalizzata è un dato quotidianamente tangibile, e il fare cultura è stato sostituito dal demagogico parlare di “cultura”, come sempre odioso e sterile ma vincente in politica e in televisione.
Cerco di essere chiaro e non tento di apparire meno pessimista di quello che sono. Però penso anche che gli attriti e i conflitti che si profilano all’orizzonte possano far recuperare al cinema come alle altre forme espressive un po’di autenticità, di urgenza, che si son perse progressivamente nella stagione del benessere. E’ una magra consolazione, ma è un modo per convincersi ad andare avanti, sperare in un pubblico futuro e magari in qualche sincero compagno di strada.
Voilà. Ci facciamo gli auguri da soli, e chi si aggrega sia il benvenuto. Buona fortuna Quarto Film!
Giovanni Maderna
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